La Puglia terra degli ulivi millenari

Gli ulivi millenari, conosciuti anche come ulivi monumentali della Puglia per la loro maestosa grandezza, sono protetti dalla Regione Puglia.

A partire dal 2007, la regione ha deciso di condurre un censimento di questi alberi secolari, con l’obiettivo di preservare il loro valore storico e culturale. Inoltre, gli ulivi secolari della Puglia stanno cercando di essere riconosciuti come patrimonio naturale UNESCO.

L’ulivo secolare della Puglia, oltre a rappresentare uno spettacolo della natura, è anche la principale fonte di olive utilizzate per produrre l’olio d’oliva extravergine pugliese. Questo olio gode di quattro distinti riconoscimenti DOP, ovvero Terra d’Otranto, Dauno, Collina di Brindisi e Terra di Bari.

Gli ulivi secolari della terra del Salento formano foreste d’arte incredibili, caratterizzate dai loro possenti tronchi nodosi e dalle imponenti chiome che si elevano verso il cielo azzurro. Ogni albero racchiude una storia unica ed è l’espressione di una natura straordinaria che ha vissuto e resistito per centinaia di anni di storia.

La lotta contro l’intenso disboscamento degli ulivi in Puglia è paradossalmente in corso, poiché gli alberi vengono abbattuti per fare spazio ad impianti per energie rinnovabili. Questa contraddizione è stata riconosciuta dalla Regione Puglia, che dal 2013 ha avviato il progetto ‘Millenari di Puglia’. Questo progetto si impegna nel censimento degli ulivi secolari, nel loro inserimento in percorsi storici e culturali per essere esplorati a piedi o in bicicletta e nella riscoperta di antichi frantoi scavati nella roccia (ipogei).”

Dove vedere gli ulivi millenari in Puglia?

Gli uliveti monumentali della Puglia hanno attraversato la storia e sono testimoni di antiche vie di comunicazione, come la via Traiana che collegava Roma all’Oriente passando per Fasano, la città di Ostuni, la Valle d’Itria, la città di Corato e il porto di Brindisi. Oggi, molti di questi uliveti pugliesi si trovano all’interno delle proprietà di masserie storiche, dove è possibile gustare l’ottimo olio extravergine d’oliva prodotto localmente.

Quindi, se state organizzando una vacanza in Puglia, e volete visitare gli ulivi secolari del Salento, potete trovare queste antiche, belle e maestose piante nelle campagne limitrofe dell’Abbazia di Santa Maria a Cerrate, testimonianza dell’arduo lavoro dei monaci basiliani nel corso dei secoli per la coltivazione di questi alberi.

È possibile ammirare diversi ulivi centenari e millenari in Puglia di inestimabile valore storico e bellezza, tra cui Tricase e l’Arneo. Tuttavia, ci sono alcuni ulivi pugliesi che spiccano per la loro forma scultorea, come la Testa, il Faraone, la Cascata, il Serpente, il Barone e la Baronessa, che sono imperdibili per chiunque decida di visitare il Salento e vuole scoprire cosa fare in questa regione. Geograficamente in Puglia, gli ulivi si trovano tutti in una zona molto vicina tra loro, precisamente a Visciglito, nel circondario di Strudà.

Dove si trova l’ulivo più vecchio della Puglia?

In Italia sono presenti alcuni degli ulivi più antichi d’Italia, tra cui il gigante di Borgagne nel Salento, che detiene il primato dell’ulivo più antico della Puglia. A Corato, invece, si trova un ulivo millenario di circa 600 anni. Ma il vero re degli ulivi pugliesi è senza dubbio quello di Vernole, conosciuto come “la Regina”. Questo maestoso albero ha una circonferenza alla base del fusto di ben 14 metri e si stima che abbia oltre 1400 anni di storia.

Quanti anni hanno gli ulivi pugliesi?

Come accennato poco fa, gli ulivi della Puglia, comprendono esemplari di varie età, ma molti di essi sono secolari e con piante che potrebbero avere un’età stimata fino a 3.000 anni risalenti all’epoca degli antichi Messapi. A parte l’ulivo pugliese di Borgagne a Melendugno (LE) ‘Lu Matusalemme’, troviamo l’ulivo Capanna che ha circa 3000 anni.

Sebbene l’utilizzo delle olive comprenda esemplari di varie età, molti di essi sono secolari, tuttavia è documentato che fin dalla preistoria, gli antichi Messapi furono probabilmente i primi a introdurre la coltivazione degli ulivi in Puglia. A partire da circa 3000 anni fa, in diverse zone della Puglia, iniziarono a innestare gli alberi di olivastro selvatico con l’olivo domestico, più produttivo, per ottenere olive da cui ricavare l’olio pregiato.

Quando si piantano gli ulivi in Puglia?

La primavera rappresenta il periodo ideale per piantare gli ulivi in Puglia, dopo l’inverno e le gelate, generalmente tra aprile e maggio, a seconda della regione e delle condizioni climatiche.

Gli ulivi fanno parte della Puglia, della sua tradizione e del suo panorama, da sempre aiutano il tessuto sociale e naturale in maniera unica, oltre al commercio dei prodotti derivanti dagli Ulivi, il paesaggio che si è venuto a creare è sicuramente unico ne suo genere.