Nell’altopiano della Murgia, esattamente nell’entroterra pugliese, si trova Terlizzi (chiamata “Terrézze” in dialetto terlizzese), un affascinante comune di 26.023 abitanti situato nella Città Metropolitana di Bari, in Puglia.
Questo borgo, noto per la sua storia millenaria, è rinomato per la fiorente produzione florovivaistica e la ricchezza di tradizioni e monumenti che raccontano il suo passato. Dista circa 30 km dal capoluogo, Bari, e offre una grande varietà di luoghi da visitare per chiunque desideri immergersi nelle campagne pugliesi e scoprire una località spesso sottovalutata. Un’altra particolarità di Terlizzi è la presenza di un’exclave all’interno del comune limitrofo di Ruvo di Puglia: una porzione di territorio terlizzese separata dal resto del paese.
Oggi partiremo per un viaggio virtuale alla scoperta di ciò che Terlizzi e i suoi dintorni hanno da offrire: storia, cultura, monumenti e tradizioni. Non ci resta che augurarvi buona lettura e buon viaggio!
Geografia fisica: tra uliveti e vigneti
Situato sulla bassa Murgia, Terlizzi si erge su un rilievo del primo gradino murgiano. Il suo territorio, caratterizzato principalmente da estesi uliveti e vigneti, comprende anche coltivazioni di cereali, mandorleti e campi di grano. Sebbene non siano presenti riserve naturali come boschi o foreste, si possono trovare piccole formazioni carsiche nelle vicinanze della frazione di Sovereto.
Storia di Terlizzi: dalle origini all’età moderna
La storia di Terlizzi affonda le sue radici in epoche molto antiche, facendo di questo borgo pugliese un luogo ricco di fascino e testimonianze del passato. Le origini di Terlizzi risalgono all’epoca pre-romana, quando l’area era abitata da popolazioni peucete, una delle antiche tribù italiche. Con l’arrivo dei Romani, il territorio terlizzese iniziò a svilupparsi ulteriormente grazie alla sua posizione strategica lungo la Via Traiana, importante strada che collegava Benevento a Brindisi.
Durante il Medioevo, Terlizzi conobbe un notevole sviluppo, soprattutto sotto la dominazione normanna e sveva, che portò alla costruzione di torri, fortificazioni e chiese, rendendola un importante centro politico e religioso della zona. In questo periodo, la città si dotò di un castello e di un borgo fortificato, di cui ancora oggi restano tracce visibili nel centro storico. L’influenza bizantina e angioina lasciò ulteriori segni sul territorio, tra cui la diffusione del cristianesimo e la costruzione di nuovi luoghi di culto.
Tra il Rinascimento e l’età moderna, Terlizzi divenne un importante centro agricolo e commerciale, grazie anche alla sua produzione di olio, cereali e vino. La crescita economica e culturale fu accompagnata dall’edificazione di eleganti palazzi nobiliari e dalla nascita di confraternite religiose che contribuirono ad arricchire la vita spirituale e sociale del borgo.
Attraverso i secoli, Terlizzi ha saputo mantenere la sua identità storica, conservando tradizioni, monumenti e uno spirito di comunità che ancora oggi affascina chiunque visiti questo piccolo gioiello pugliese.
Antichità: un territorio selvaggio
In epoca antica, il territorio di Terlizzi era ricoperto da rovi, querce e cavità carsiche. Fin dal III secolo a.C. apparteneva al territorio della vicina Ruvo di Puglia, chiamata in greco “Rhyps”. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, il casale di “Trelicio” iniziò a svilupparsi fino a diventare l’attuale borgo di Terlizzi.
Alto Medioevo: le origini longobarde
Le prime testimonianze storiche risalgono al VI secolo d.C. L’atto più antico documentato è la “Donazione di Wacco” (VIII secolo), con cui il feudatario longobardo donò il casale al Monastero di Montecassino. Il nome “Trelicio” sembra derivare da “terra ilicium” o “locus inter ilicia”, ovvero “terra di lecci”.
Basso Medioevo: l’influenza normanna
Durante l’XI secolo, Terlizzi entrò nella sfera d’influenza di Giovinazzo, sotto il normanno conte Amico, che fortificò la città. Nel 1123, Terlizzi ottenne il titolo di città, testimoniato da una stele sulla Torre Maggiore del Castello normanno. Nel XIII secolo, la città divenne capoluogo di contea sotto la famiglia Tuzziaco e poi sotto Federico Wrunfort. Federico II di Svevia riconobbe Terlizzi come “Terlitium inter spinas lilium” (“Terlizzi, un giglio tra rovi spinosi”) per il suo sostegno nella lotta contro il papa Gregorio IX.
Successivamente, nel 1361, la città passò sotto il controllo di Guglielmo Sanseverino, rimanendo nelle mani della sua famiglia fino al 1407, quando fu confiscata da re Ladislao di Durazzo. La signoria passò poi ai Grimaldi, principi di Monaco, che ne mantennero il dominio fino al 1641.
Età moderna: il riscatto feudale
Dal 1607, la famiglia dei baroni de Gemmis di Castel Foce amministrò Terlizzi, che successivamente passò ai Giudice Caracciolo. Nel 1778, i cittadini terlizzesi, tra cui il barone letterato Ferrante de Gemmis, promossero il riscatto feudale, pagando 90.000 ducati per rendere Terlizzi una città demaniale. Il debito fu estinto solo nel 1930.
Monumenti e luoghi d’interesse a Terlizzi
Terlizzi vanta un ricco patrimonio di monumenti e luoghi d’interesse che riflettono la sua lunga storia e il suo spirito culturale. Passeggiando per il centro storico, si rimane affascinati dai suoi palazzi nobiliari, dalle chiese secolari e dalle strade lastricate che raccontano la vita del borgo attraverso i secoli. Tra i principali punti di interesse spicca la Torre Normanna, simbolo della città, che con i suoi 31 metri di altezza offre una vista panoramica mozzafiato. La Cattedrale di Santa Maria Assunta, in stile romanico, è un altro gioiello architettonico da non perdere, con la sua facciata imponente e il suo campanile. Un’altra tappa imperdibile è il Santuario di Maria Santissima di Sovereto, meta di pellegrinaggi e fulcro della devozione locale. Non mancano poi i piccoli dettagli che rendono unica questa cittadina: cortili nascosti, affreschi e antiche masserie che raccontano la quotidianità e le tradizioni di Terlizzi.
Centro storico di Terlizzi
Il centro storico di Terlizzi coincide con la cittadella medievale e ruota attorno alla maestosa Cattedrale di San Michele Arcangelo. Caratterizzato da un suggestivo intreccio di stradine, è delimitato dallo “stradone”, l’antico fossato del borgo ricoperto nell’Ottocento, oggi noto come Corso Dante e Corso Garibaldi. Nella piazza principale, Piazza Cavour, si trova il Monumento ai Caduti, opera dello scultore molfettese Giulio Cozzoli (1923).
La Torre Maggiore: simbolo di Terlizzi
La Torre Maggiore è il simbolo di Terlizzi. Questo imponente edificio, ultima testimonianza del Castello Normanno, domina il paesaggio con i suoi 31 metri di altezza e ospita un orologio di 3,45 metri di diametro. Costruita dal conte Amico nel 1075, la torre è stata residenza del giurista Michele de Gemmis nel XIX secolo.
Palazzo Baronale de Gemmis e Villa di San Giuliano
Il Palazzo Baronale de Gemmis, progettato dall’architetto Luigi Vanvitelli, rappresenta un esempio di eleganza architettonica dell’epoca. A poca distanza, la principesca Villa di San Giuliano, appartenente alla famiglia de Gemmis, è circondata da un’ampia tenuta florovivaistica e custodisce una preziosa raccolta di libri e documenti storici, oggi parte della Biblioteca Provinciale de Gemmis.
Santuario di Sovereto
Il Santuario di Sovereto è un luogo di culto legato alla tradizione del ritrovamento, poco dopo l’anno Mille, di un’icona bizantina raffigurante la Madonna con il Bambino. La Madonna di Sovereto è diventata la patrona del borgo. All’interno del santuario, le pareti sono decorate con stucchi rococò e si trovano testimonianze epigrafiche e bifore medievali.
Cosa vedere a Terlizzi: le attrazioni imperdibili
Terlizzi, un incantevole borgo situato nella provincia di Bari, è una meta che conserva un fascino autentico e tradizionale. Ricco di storia, arte e cultura, questo paese pugliese offre un viaggio attraverso secoli di bellezze architettoniche e paesaggistiche, tutte da scoprire. Dalle antiche chiese ai caratteristici vicoli del centro storico, Terlizzi è un luogo che conquista chiunque voglia immergersi nella sua atmosfera unica e nelle sue tradizioni. In questo paragrafo scopriremo le attrazioni imperdibili di Terlizzi, quei luoghi che non possono mancare durante una visita in questa affascinante località.
Passeggiata nel centro storico
Visitare il centro storico di Terlizzi significa immergersi in un affascinante borgo medievale. Al centro si erge la Cattedrale di San Michele Arcangelo, cuore della città, attorno alla quale si sviluppano le strade disposte a raggiera. Lo stradone, che un tempo fungeva da fossato, oggi corrisponde a Corso Dante e Corso Garibaldi, principali vie cittadine.
Torre dell’Orologio: una delle più grandi d’Europa
Conosciuta anche come Torre Maggiore, la Torre dell’Orologio è l’unica parte superstite del Castello Normanno. Si trova nella piazza principale e presenta un orologio di quasi 4 metri di diametro, tra i più grandi d’Europa. La torre, alta 37 metri, è sormontata da un piccolo campanile.
Villa de Gemmis: storia e cultura
La Villa de Gemmis, conosciuta anche come Villa di San Giuliano, è una storica dimora costruita dalla famiglia de Gemmis, feudatari della città dal XVII secolo. La villa sorge proprio sul luogo dell’antica chiesa dedicata a San Giuliano e rappresenta un’elegante testimonianza dell’epoca. Circondata da una vasta tenuta di coltivazioni floricole e vinicole, la villa è stata un importante centro culturale e agricolo di Terlizzi.
Al suo interno si trova la Biblioteca Provinciale de Gemmis, fondata nel 1960. Questa biblioteca custodisce donazioni di raccolte librarie e archivistiche appartenute all’ingegnere Gennaro de Gemmis, ultimo rappresentante della famiglia ad aver abitato la villa. La dimora ha inoltre avuto una significativa importanza storica e politica: fu frequentata, tra gli altri, anche dal filosofo Benedetto Croce.
Oggi, pur avendo perso parte del suo antico splendore, la villa ospita l’Istituto di Stato per l’Agricoltura dedicato a Gennaro de Gemmis, rappresentando ancora un simbolo della storia e della cultura di Terlizzi.
Concattedrale di San Michele Arcangelo
La Concattedrale di San Michele Arcangelo, o Duomo di Terlizzi, è uno dei principali luoghi di culto del borgo. Costruita tra il XVIII e il XIX secolo, questa cattedrale sostituì la precedente chiesa romanica che sorgeva nello stesso luogo. Il suo stile architettonico classico fu progettato dall’architetto Michelangelo Bonvino, il quale ne curò ogni dettaglio.
Dell’antica chiesa romanica resta intatto solo il Portale di Anseramo da Trani, un elemento di grande valore storico e artistico caratterizzato da un arco sostenuto figurativamente dalle teste dei santi. La decisione di conservarlo è stata motivata dalla volontà di mantenere viva la tradizione architettonica originaria e valorizzare la bellezza di questo antico portale.
Sovereto: un borgo tra tradizione e devozione
Sovereto: il borgo antico di Terlizzi
Sovereto è un suggestivo e antico borgo all’interno del territorio di Terlizzi, intriso di storia e tradizione. Secondo la leggenda, nell’XI secolo, un pastore trovò in una grotta un’icona della Madonna Nera con Bambino in stile bizantino, evento che segnò l’inizio del culto della Madonna di Sovereto, patrona del borgo. Ogni anno, il 23 aprile, la tradizionale Festa Maggiore celebra questa figura religiosa con festeggiamenti e processioni.
In passato, Sovereto era anche un importante punto di sosta per i crociati che percorrevano la via Appia-Traiana durante il viaggio verso la Terra Santa. Questa particolare via collegava Brindisi, luogo di imbarco per il Medio Oriente, creando così una stretta connessione tra il borgo e il mondo dei pellegrinaggi medievali.
I Menhir nelle campagne di Terlizzi
Nelle campagne circostanti Terlizzi si trovano diversi menhir, monoliti risalenti probabilmente al Neolitico, che aggiungono un tocco di mistero e fascino alla storia locale. Questi antichi monumenti sono testimonianze uniche dell’antica presenza umana nel territorio.
Per cosa è famosa Terlizzi?
Terlizzi è famosa soprattutto per la sua produzione florovivaistica, tanto da essere conosciuta come “Città dei Fiori”. Inoltre, il borgo ha una storia ricca e un patrimonio culturale e architettonico notevole, con monumenti come la Torre Maggiore, la Concattedrale di San Michele Arcangelo, e la suggestiva frazione di Sovereto. Le sue tradizioni religiose e popolari, come la “Festa Maggiore”, la rendono una meta interessante.
Come si chiamano gli abitanti di Terlizzi?
Gli abitanti di Terlizzi si chiamano terlizzesi.
Che festa è a Terlizzi?
La festa più importante di Terlizzi è la Festa Maggiore, dedicata alla Madonna di Sovereto, patrona della città. Si celebra ogni anno il 23 aprile e ha come momento culminante una grande processione con il carro trionfale, un evento ricco di tradizione e folclore che attira numerosi visitatori.
Quanti anni ha Terlizzi?
Le origini di Terlizzi risalgono al VI secolo d.C., e il borgo ha oltre 1.500 anni di storia. Il suo sviluppo è legato soprattutto all’Alto Medioevo, con la prima documentazione concreta risalente all’VIII secolo, quando venne donato al Monastero di Montecassino.