Il santuario di santa maria di leuca fu costruito sulle rovine di un tempio dedicato alla dea Minerva agli albori del cristianesimo. A causa della sua posizione, il santuario fu oggetto di razzie e saccheggi da parte di Turchi e Saraceni. Il santuario fu costruito nel 1700 e vennero eretti degli edifici annessi per ospitare i fedeli. Nel corso dei secoli, il santuario è stato un centro di pellegrinaggio.
L’interno a forma di croce è decorato in stile barocco. Per ricostruire la storia e le vicende della chiesa dalle numerose lapidi, la maggior parte delle quali in latino, bisogna concentrarsi sull’altare maggiore, realizzato in marmo pregiato e sul dipinto della Madonna di Giacomo Palma Jr. Il santuario di santa maria di leuca è stato elevato al rango di Basilica Minore il 7 ottobre 1990, dopo essere stato meta di pellegrinaggi per migliaia di anni.
Le origini del santuario di Santa Maria di Leuca
Il santuario di santa maria di leuca fu fondato in epoca precristiana e si è conservato fino ai giorni nostri. Sulla destra della chiesa, entrando, è conservato un antico altare dedicato a Minerva, dea della saggezza e della guerra strategica. Secondo la leggenda, l’apostolo Pietro sbarcò a Leuca per proseguire il suo pellegrinaggio verso Roma dopo essere stato inviato ad evangelizzare la zona. Il santuario è stato saccheggiato più volte, soprattutto da Saraceni e Turchi, ed è stato ristabilito. Il santuario fu demolito da Diocleziano e Galerio (293-311) dopo l’editto di Diocleziano e Galerio che ordinava la demolizione delle chiese.
Nel 1507, la famiglia Del Balzo ricostruì e arricchì il santuario con una bella immagine della Madonna con Bambino, opera del discepolo di Tiziano Giacomo Palma junior, commissionata dal vescovo Giacomo del Balzo. I Leuchesi avevano commissionato l’immagine di San Luca, distrutta da Giacomo Palma senior. Fu sostituita dall’opera di Giacomo Palma senior. Era la nona volta che il santuario santa maria di leuca veniva distrutto. Nel 1720, il vescovo Giovanni Giannelli (1718-1743) ricostruì il santuario dopo un attacco saraceno e turco. Per salvare il santuario da ulteriori distruzioni, il vescovo Giannelli ebbe un’idea geniale. Fuse le navate della chiesa precedente, che era a tre navate, in piccole cappelle, dove oggi si trovano gli altari dedicati a vari santi. Per evitare una nuova invasione dei Saraceni, il vescovo ebbe un’idea intelligente. Allargò l’attuale navata unica in due navate aggiungendo nuove navate.
Le origini del nome del Santuario di Santa Maria di Leuca
La basilica, dedicata alla Madonna dei Limiti della Terra, espressione derivata dall’uso degli antichi romani di de finibus terrae per descrivere quest’area come habitat finale dei cittadini civili in contrapposizione al territorio al di là del mare, che era occupato da popoli provinciali, è ancora in piedi. Il nome “Santa Maria di Leuca” deriva da “Leucos” (la) terra bianca e ridente illuminata dal sole dei Greci, che i Romani chiamavano “De Finibus Terrae”.
Che significa De finibus terrae?
I Romani, invece, la chiamarono “De Finibus Terrae“: I “provinciales” (coloni) iniziavano al limite della terra, che significava il limite estremo dei “cives” (cittadini) romani. Maria, che oggi è conosciuta come “Madonna delle Frontiere“, ha le braccia spalancate verso l’Oriente per aiutarci a rompere ogni barriera e a fare del mondo un unico popolo di Dio, poiché viene dall’estremo lembo d’Italia.
Il miracolo del 13 aprile
Secondo le antiche cronache (intorno al IV secolo) la Madonna di Leuca salvò i Leuchesi e i loro dintorni da un feroce maremoto che si verificò nel 365 d.C. Poiché le onde erano così grandi, gli abitanti del Capo di Leuca chiesero che la Madonna di Leuca li salvasse calmando le acque. Gli abitanti erano così spaventati che implorarono la Madonna di salvarli. Lei rispose immediatamente alla loro richiesta calmando le acque e risparmiando vite e case dalla distruzione.
Il 13 aprile 365, la Madonna evitò lo tsunami calmando le acque e salvando le vite e le proprietà degli uomini. Di conseguenza, la gente si recò a Leuca a piedi da varie città vicine per ringraziarla e implorarla di concedere nuove grazie, fu qui che nacque il forte catalizzatore della sua devozione e rispetto da parte degl abitanti della zona.
Si dice che cinquantamila pellegrini abbiano visitato Leuca solo in quel giorno. Pontefici, vescovi, santi, politici e re avrebbero venerato l’immagine della Madonna dei confini del mondo. San Francesco d’Assisi e San Benedetto Giuseppe Labre sono due esempi di pellegrini che hanno venerato la Madonna dopo aver visitato San Nicola di Bari. Nel 1300, il re Alfonso d’Aragona avrebbe ordinato un grande pellegrinaggio da Napoli a Leuca dopo essere sfuggito a una situazione di pericolo.
Santuario Santa Maria di Leuca orari messe
Questi sono gli orari delle sante messe presso il Santuario di Santa Maria di Leuca, ovviamente per gli orari ufficiali se vi dovete recare appositamente vi conviene consultare il loro sito ufficiale.
ORARIO SANTE MESSE FERIALE: (lunedì-sabato) 8:00 – 19:00
Giovedì Adorazione Eucaristica dopo la S. Messa
DOMENICA S.S. MESSE 8:00 – 9:30 – 11:00 – 17:30 – 19:00