Il santuario di Maria SS. di Sovereto a Terlizzi, in provincia di Bari, è uno scrigno di immenso valore archeologico, storico e artistico. Numerosi e chiari sono i segni di ordini monastici associati ai Cavalieri Templari, grazie a una serie di dipinti con intriganti simboli geometrici e astronomici, hanno permesso di creare un vero è proprio culto madonna di Sovereto, ormai famosa in tutta Italia per la particolarità della Madonna di Sovereto terlizzi, figura intrigante della religione cattolica che negli anni ha dato vita ad un pellegrinaggio vero la festa della madonna di Sovereto.
La storia della madonna di Sovereto
Secondo una leggenda popolare terlizzese, un pastorello di Bitonto scoprì nella frazione di Sovereto l’icona bizantina del santo patrono della città, che ogni agosto viene fatta sfilare sul Carro Trionfale. Andò a pascolare le sue pecore nel bosco di Sovereto con le sue. Mentre tornava a Bitonto, si accorse che una delle sue pecore era scomparsa. La trovò con una zampa infilata in una buca, che belava chiedendo aiuto.
Dal buco in cui era conficcata la zampa filtrava una luce fioca, così l’animale andò in letargo. Scavando con il suo bastone, scoprì una grotta sotto il dipinto della Vergine. La gente di Terlizzi gridò al miracolo alla notizia della scoperta del dipinto sacro.
Tuttavia, ci fu una disputa con Bitonto per il possesso del dipinto della Vergine, perché era un motivo di contesa tra le città vicine di Terlizzi e Bitonto. Per decidere chi l’avrebbe avuto, fu chiesto l’intervento della sorte. Il quadro fu posto su un carro trainato da due buoi, uno di Terlizzi e l’altro di Bitonto, a cui il bestiame avrebbe condotto. Terlizzi vinse la battaglia, poiché il proprio bue incornò il bue di Bitonto in un occhio, grazie ai propri meriti la Vergine fu portata in trionfo nella città fiorita di Terlizzi, secondo la tradizione nasce cosi il culto madonna di sovereto.
Le origini della Madonna Nera Terlizzese potrebbero risalire invece al culto druidico della Madre Terra, che era rappresentato da una vergine nera, simbolo della materia che anticamente era nascosta nella terra e nelle cripte sacre. Come Notre Dame de Dessous, Nostra Signora del Sottosuolo, era venerata nell’antichità.
Inoltre, nell’antichità le madonne nere erano venerate perché in questi luoghi si venerava una divinità celtica o pagana, erano legate ai comandamenti templari, erano contrassegnate da simboli e segni esoterici e si trovavano vicino a dolmen, menhir, foreste sacre e pozzi sacri.
Le radici druidiche della Madonna Nera di Sovereto sono testimoniate dalle iscrizioni presenti nell’antico villaggio, di origine medievale. Per esempio, la parola latina “preceptor”, che in italiano si traduce con “maestro”, si trova sullo stemma di Fra Robertus de Miraballis e sulla lastra.
L’immagine della Madonna Nera è ancora più intrigante perché si tratta di una Madonna Nera, la chiesa fu costruita intorno al luogo di ritrovamento dell’immagine sacra e gli Ospitalieri di San Giovanni vi costruirono vicino un ospizio per i pellegrini e un ospedale per i crociati.
Secondo gli studiosi, la chiesa era un tempo una domus templare che fu poi trasferita ai Giovanniti dopo la soppressione dell’Ordine Templare, così come molte altre proprietà templari. La presenza dei Templari a Sovereto può essere ipotizzata sulla base del simbolismo presente nel Santuario di Sovereto, che verrà descritto in dettaglio più avanti.
La presenza dei Templari a Terlizzi è sempre stata negata, ma alcuni studiosi ritengono che non esistano documenti che provino la loro presenza. La storia della Madonna Nera di Sovereto, invece, va reinterpretata. Molti documenti sono andati distrutti nell’Ottocento, così come una parte dell’affresco sull’altare maggiore della chiesa, poi distrutto. La storia, però, non si scrive solo con parole e pezzi di carta, ma anche con pietre e simboli, che fortunatamente sono sfuggiti alla distruzione portando ai nostri giorni il culto e la tradizione della madonna di Sovereto.
Sul pavimento dell’unica navata della chiesa si trova una pesante grata metallica che conduce alla grotta originale, dove è avvenuta la scoperta. All’interno sono esposte alcune tele di buona fattura e, nell’abside, il Cristo Pantocratore e alcuni apostoli sono raffigurati su alcuni antichi affreschi. Una stanza laterale che funge da sacrestia contiene alcuni affreschi ben fatti di simbolismo esoterico.
Tutta questa storia ha permesso ai nostri giorni di avere il culto madonna di Sovereto, arrivata ai giorni nostri con il giusto mix di spiritualità e misticità.
La processione di Sovereto
Tantissimi Terlizzesi venerano la Madonna di Sovereto il 23 aprile, giorno della festa della madonna di Sovereto. Nella prima decade di agosto, l’antica icona viene riportata nel santuario della Cattedrale di Terlizzi. L’icona, trainata da cinque nocchieri e spinta da sessanta uomini, viene portata in processione su un carro trionfale alto venti metri.
È una tradizione piuttosto insolita e misteriosa che l’icona venga spostata dalla Cattedrale di Terlizzi al Santuario di Sovereto e che ritorni a Terlizzi di notte, senza che nessuno se ne accorga, un mistero che affascina i fedeli per la madonna che scompare e ricompare in un altro luogo.