I due promontori rocciosi che si protendono nel mare a racchiudere la baia di Santa Maria di Leuca a Leuca sono Punta Ristola e Punta Meliso. Secoli fa, i marinai che percorrevano le rotte del Mediterraneo approdavano in questo punto per trovare protezione, come se fosse sorvegliato da sentinelle. Questo punto, chiamato dagli antichi romani “de finibus terrae“, era il punto in cui finivano i sudditi dell’impero e iniziavano i cittadini romani.
Sappiamo benissimo che il grosso della fama di Punta Meliso è l’incontro tra i due mari che potrete ammirare in tutta comodità, una scena stupenda che potrete apprezzare in pochissimi luoghi del mondo, ed uno di essi e proprio in Italia.
La leggendaria nascita di Santa Maria di Leuca
Si dice che la sirena bianca Leucasia sia rimasta affascinata dalla particolare conformazione e dall’esposizione al sole delle rocce di Santa Maria di Leuca, ispirando miti e leggende.
Il giorno in cui Melisso lavò le sue pecore sulla costa, Leucasia lo notò e iniziò a cantare, ma l’amore del pastore per la giovane Aristula gli impedì di cadere nell’incantesimo della sirena. Leucasia, profondamente offesa dalla sconfitta, decise di vendicarsi della sirena nel modo più atroce.
Il giorno in cui Aristula e Melisso si recarono sugli scogli, la furia di Leucasia, composta da venti impetuosi e onde gigantesche, soffiò dal cielo e spazzò via la coppia in mare. Melisso e Aristula morirono a causa della furia di Leucasia, che portò i corpi delle giovani vittime a essere separati da un ampio golfo.
La Pietà di Minerva
La dea Minerva assistette con intensa pietà all’atroce crimine di Leucasia e li trasformò in pietra per renderli immortali.
Punta Ristola e Punta Meliso, che sembrano quasi toccarsi, sono ciò che resta rispettivamente di Leucasia e Leucasia. Di conseguenza, Leucasia rimase inorridita e fu trasformata in pietra. Per onorare la memorabile leggenda, alla base della bellissima cascata monumentale si trova una scultura di Mario Calcagnile chiamata “Trittico della Trascendenza“, che raffigura Leucasia, la persona che nuotò attraverso i due mari e infine divenne un angelo di Meliso.
A Punta Meliso si trova il faro che si affaccia sul mare infinito. A Punta Ristola si trovano le grotte del Salento, tra cui la Grotta delle Tre Porte, la Grotta del Bambino e la lugubre Grotta del Diavolo.
Ancora oggi, i visitatori che si recano a Santa Maria di Leuca possono scorgerla tra le onde e la schiuma del mare. Se si immagina Punta Ristola e Punta Meliso, il visitatore non può fare a meno di pensare alla bella sirena Aristula e al suo amato Melisso. Si dice che la sirena Leucasia abbia preso il nome da Leuca proprio per questa leggenda.
La costa di Santa Maria di Leuca
La ricchezza della costa di Santa Maria di Leuca è dovuta anche alla sua composizione: rocciosa e frastagliata, con spettacolari cavità naturali note per aver ospitato testimonianze paleolitiche e accessibili solo via acqua. La “Grotta del Diavolo” è uno dei siti più conosciuti, dove gli echi innaturali fanno venire i brividi. La Porcinara è un luogo di culto messapico, prima latino e poi romano. La Grotta delle Tre Porte è uno dei luoghi in cui è stato scoperto un dente di Neanderthal, oltre a uno dei suoi ingressi. Tra questi luoghi c’è anche la Grotta dei Giganti, che si dice sia la tomba dei giganti che Ercole uccise. Al suo interno sono stati scoperti pachidermi preistorici.
Punta Meliso
Ai piedi della scalinata monumentale che conduce a Santa Maria di Leuca si trova il “Trittico della Trascendenza”, opera di Mario Calcagnile. Rappresenta l’Angelo di Meliso, Leucasia e il Nuotatore dei due mari.
Il “Trittico della Trascendenza” è una delle attrazioni più belle dell’acquedotto pugliese, oltre alla scalinata con la cascata. Era un faro di Leuca del XIX secolo che ha vegliato per molti secoli su Punta Meliso, uno dei fari più alti d’Italia.
Il Santuario de Finibus Terrae, che si ritiene sia basato su un antico tempio dedicato a Minerva, è il secondo simbolo di Santa Maria di Leuca.
Dove si trova Punta Ristola a Marina di Leuca?
La vista da Punta Ristola è uno dei panorami più spettacolari della Marina di Leuca. È il primo belvedere sulla strada che da Torre Vado-Gallipoli porta a Leuca. Grazie ai recenti lavori di ristrutturazione, i visitatori possono ora godere di una meravigliosa passerella con una fantastica vista sul mare, sulla scogliera e sul panorama di Leuca. Oltre alla bellezza del paesaggio, a rubare la scena sono gli imponenti monumenti in pietra leccese realizzati da Mario Calcagnile.
Il Trittico della Trascendenza, che raffigura il nuotatore dei due mari, l’angelo di Meliso e Leucasia, è una delle opere più suggestive. Ai piedi di Punta Ristola si trovano i resti di un antico tempio rupestre, risalente all’epoca messapica e romana. Sulle pareti sono riportati in varie lingue ringraziamenti o richieste di protezione. Si dice che anche l’apostolo Pietro, che iniziò a predicare in tutta l’Europa occidentale, sia arrivato proprio in questo luogo.
Da qui si possono vedere le Tre Porte, ampiamente fotografate a Leuca. Oltre alla Grotta del Diavolo, famosa per la sua profondità e per i reperti archeologici che ha restituito, ci sono diverse grotte nella parte occidentale di Leuca che fanno parte di un percorso regolare di escursioni in barca.
Come si chiama la punta estrema della Puglia?
Il promontorio della Puglia, che è l’antico Iapygium Promontorium, è un’alta scogliera di calcare compatto che termina bruscamente nel mare. Punta Meliso segna l’estremità della penisola salentina. Qui si trova un santuario. È un santuario molto conosciuto. Il Mar Ionio e il Mar Adriatico si incontrano qui, dando vita a magnifici panorami.
Castrignano del Capo è un borgo salentino da non perdere per chi soggiorna qui. A conferirle fascino è il simbolo di Santa Maria di Leuca, un faro che dal 1866 è un punto di riferimento per i naviganti. Dall’alto del faro si possono vedere le coste albanesi e calabresi e l’isola di Corfù nelle giornate più limpide.
I fondali di Punta Ristola
Nei fondali di Punta Ristola, a Santa Maria di Leuca, lo snorkeling è un’attività molto praticata. Il fondale è ricco di molte specie di pesci ed è quindi adatto allo snorkeling.
Il 20 agosto 1943, il sommergibile italiano Pietro Micca 2 affondò durante la Seconda Guerra Mondiale a 85 metri di profondità. Il Centro Attività Subacquee di Lecce ha identificato i resti del sommergibile nel ’94 in collaborazione con L. de Donno e G. Affinito. È stato realizzato un documentario sul relitto, che si trova a circa 2,5 miglia dalla costa di Punta Ristola. È ora considerato un sito militare.