Parco Nazionale dell’Alta Murgia


Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, istituito con un decreto presidenziale il 10 marzo 2004, rappresenta una delle aree protette più importanti e diversificate d’Italia, situato tra le province di Bari e Barletta-Andria-Trani in Puglia. Questo parco si estende su oltre 68.000 ettari e si distingue per il suo panorama mozzafiato e la sua elevata importanza ecologica, rendendolo un vero santuario di biodiversità.

Tra le scoperte più eccezionali del parco si annovera il ritrovamento dello scheletro fossile dell’Uomo di Altamura, un diretto antenato umano datato a circa 150.000 anni fa. Questo ritrovamento, avvenuto nella Grotta di Lamalunga, vicino ad Altamura, è noto per il suo straordinario stato di conservazione che ha fornito agli scienziati una visione inestimabile sulle fasi evolutive umane, fungendo da collegamento tra l’Homo Erectus e l’Homo Neanderthalensis.

Nel 1999, la scoperta di orme fossilizzate di dinosauri a Pontrelli, vicino ad Altamura, ha rafforzato ulteriormente la rilevanza scientifica dell’area. Queste orme, appartenenti a diverse specie di dinosauri, sia erbivori che carnivori, offrono un’insight fondamentale sulla biodiversità preistorica e sugli ecosistemi del periodo Cretaceo.

Attraverso la conservazione di queste preziose testimonianze storiche e paleontologiche, il Parco dell’Alta Murgia non è soltanto un luogo di preservazione naturale ma anche un sito di grande interesse per la ricerca scientifica e lo studio della storia naturale.

Storia e Importanza del Parco

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia (PnAM) è stato istituito il 10 marzo 2004 tramite decreto del Presidente della Repubblica. Coprendo un’area di 68.033 ettari, rappresenta la sezione più elevata dell’altopiano delle Murge nel nord-ovest. Questo territorio esteso è celebrato non solo per la sua importanza ecologica, ma anche come zona di protezione speciale, vitale per la conservazione di habitat distintivi come la steppa a graminacee. Quest’ultima è cruciale per la sopravvivenza di specie protette, come il falco grillaio.

Attrazioni principali

Il parco offre un tesoro di diversità, tra cui spiccano:

  • Castel del Monte, dichiarato patrimonio dell’umanità, che rappresenta una delle gemme architettoniche e storiche più notevoli.
  • Le antiche miniere di bauxite vicino a Murgetta, nel territorio di Spinazzola, che raccontano una storia industriale affascinante.
  • Il castello svevo e il museo erbario di Ruvo di Puglia, che offrono una finestra sul passato culturale e naturale della regione.
  • Aree verdi come il parco comunale Robinson e la pineta Galietti di Santeramo in Colle, che forniscono spazi per il relax e il contatto con la natura.
  • Le impressionanti formazioni carsiche, tra cui il Pulo di Altamura e il Pulicchio di Gravina, esempi spettacolari di fenomeni geologici naturali.
  • La cava dei dinosauri di Altamura, famosa per ospitare il più ricco giacimento di orme di dinosauri al mondo, che attira paleontologi e curiosi da ogni angolo del globo.

Queste attrazioni non solo arricchiscono l’offerta turistica del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, ma rappresentano anche un’imperdibile opportunità di esplorazione per amanti della natura, della storia e della scienza.

Flora e Fauna


L’Alta Murgia rappresenta un santuario di biodiversità, ospitando una vasta gamma di flora e fauna che comprende boschi come il Bosco di Acquatetta e specie che vanno da artropodi a mammiferi e uccelli. Questa area gioca un ruolo fondamentale nella protezione di questi ecosistemi, essendo un habitat essenziale per numerosi animali e piante, alcune delle quali sono endemiche della regione.

Fauna

La fauna del parco è incredibilmente variegata, con una significativa presenza di mammiferi come volpi, tassi, istrici e vari piccoli roditori. Il parco funge anche da rifugio per un’ampia varietà di uccelli, tra cui specie di grande interesse conservazionistico come il falco grillaio, oltre a rapaci come il falco pellegrino e l’aquila reale. La ricca fauna rettiliana e anfibia trae vantaggio dalle numerose grotte e formazioni rocciose che offrono rifugi ideali, a dispetto della limitata presenza di corsi d’acqua.

Flora

La vegetazione dell’Alta Murgia varia notevolmente tra le diverse zone, creando un affascinante mosaico di ambienti naturali. Le aree steppiche sono dominate da alberi caratteristici della vegetazione mediterranea come il cipresso comune e il pino d’Aleppo, quest’ultimo risultato di operazioni di rimboschimento. Nei boschi prevalgono specie come la roverella, il fragno, la quercia spinosa, il leccio e il cerro. Il sottobosco è ricco di piante aromatiche e arbusti, e su rocce e anfratti crescono specie come il cappero e diverse piante aromatiche tra cui il rosmarino e l’origano.

Questi ecosistemi non solo contribuiscono alla diversità biologica dell’Alta Murgia, ma sono anche vitali per la conservazione di specie a rischio e la ricerca scientifica in campo ecologico e botanico.

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia non solo è un santuario naturale ma conserva anche un ricco patrimonio di tracce antropologiche che raccontano la storia umana della regione. Le numerose masserie, gli jazzi (strutture tipiche usate per la transumanza del bestiame), le neviere (antichi depositi di neve usati per la conservazione dei cibi) e i caratteristici muretti a secco sono esempi viventi dell’adattamento dell’uomo al paesaggio murgiano. Questi elementi, insieme a siti di grande valore storico come il Castel del Monte, riconosciuto dall’UNESCO, offrono un interessante spaccato culturale e storico che complementa la bellezza naturale del parco.

Geologia e Idrografia del Territorio

Dal punto di vista geologico, il Parco dell’Alta Murgia si distingue per la sua interessante divisione in due principali formazioni. La prima è rappresentata dalle Murge nord-occidentali, di origine cretacea e risalenti a circa 130 milioni di anni fa, caratterizzate da rocce calcaree e fenomeni di carsismo. Queste formazioni emergono come testimoni di un’antica storia geologica che ha plasmato il paesaggio.

La seconda formazione, le Murge sud-orientali, è caratterizzata da un’altitudine che non supera i 500 metri. Questa parte del parco è meno elevata ma ugualmente significativa dal punto di vista geologico e ecologico. La regione nel suo insieme è segnata da un’intensa attività carsica, particolarmente evidente nelle Murge Alte. Qui, la falda acquifera può raggiungere profondità fino a 400 metri sotto il livello del mare, un fenomeno notevole considerando l’assenza di corsi d’acqua superficiali perenni.

Questo ambiente geologicamente ricco non solo conferisce al Parco dell’Alta Murgia un paesaggio unico, ma contribuisce anche a creare un habitat di eccezionale valore per la biodiversità, sostenendo un’ampia varietà di flora e fauna, nonostante le sfide poste dall’aridità e dalla scarsità di acqua superficiale.

Erosione e Formazioni Carsiche

L’erosione ha avuto un impatto significativo nella configurazione del paesaggio del Parco dell’Alta Murgia, incidendo profondamente sul territorio e dando vita a spettacolari formazioni geologiche. Un esempio emblematico è il canyon di Gravina in Puglia, che si snoda verso Matera e il fiume Bradano. Questo canyon rappresenta una testimonianza straordinaria di come le forze naturali possono scolpire il paesaggio nel corso dei millenni.

In particolare, fenomeni come il Pulo e il Pulicchio di Gravina illustrano l’azione della carsogenesi — il processo di formazione delle doline carsiche causato dalla dissoluzione delle rocce calcaree sotto l’effetto dell’acqua. Queste doline, alcune delle quali raggiungono profondità impressionanti, sono non solo meraviglie geologiche ma anche siti di grande interesse scientifico e attrazioni turistiche di valore. Il loro studio contribuisce alla comprensione delle dinamiche geologiche e ambientali della regione.

La presenza di queste formazioni nel Parco dell’Alta Murgia non solo arricchisce la diversità del paesaggio ma offre anche importanti opportunità per la ricerca scientifica e lo sviluppo del turismo ecologico e geologico, attirando visitatori e studiosi interessati a esplorare e studiare questi fenomeni naturali unici.

Attività Ricreative

L’Alta Murgia offre innumerevoli opportunità per gli amanti delle attività all’aperto. I visitatori possono esplorare il parco attraverso sentieri escursionistici, percorsi in bicicletta e a cavallo, immersi in un paesaggio dove la natura domina incontrastata. Queste attività non solo permettono di apprezzare la bellezza scenica del parco ma anche di connettersi con la tranquillità e l’isolamento che solo spazi naturali così vasti possono offrire.

Conservazione e Educazione

Il parco non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale ma anche un centro di progetti di conservazione e iniziative educative. Queste attività sono essenziali per mantenere la biodiversità del parco e per educare il pubblico sull’importanza della conservazione ambientale.

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia non è solo una destinazione per gli amanti della natura e della storia, ma anche un esempio vivente dell’impegno dell’Italia nella conservazione del suo patrimonio naturale e culturale. Con la sua varietà di paesaggi, dalla steppa alle formazioni carsiche, offre un’esperienza indimenticabile per tutti i visitatori.

Conservazione e Studi Naturalistici

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia è attivo nella conservazione della biodiversità attraverso vari progetti, tra cui studi per la reintroduzione di specie come la gallina prataiola. Collaborazioni con enti di ricerca e università contribuiscono a un costante arricchimento delle conoscenze e al miglioramento delle pratiche di gestione ambientale.

Il Parco dell’Alta Murgia non solo custodisce tesori naturali e storici come il Bosco di Acquatetta e il Castel del Monte, ma offre anche una finestra unica sul patrimonio naturale e culturale del sud Italia, attirando ogni anno amanti della natura, studiosi e turisti da tutto il mondo.