Barletta

Barletta, un gioiello situato nell’incantevole regione della Puglia in Italia, si estende su una superficie di oltre 14.691 ettari e vanta una pittoresca linea costiera lunga 13,5 km lungo il mare Adriatico. Situata strategicamente all’imboccatura sud-est del golfo di Manfredonia, questa città unisce il litorale roccioso della Terra di Bari con le morbide sabbie alla foce del fiume Ofanto. Con una posizione costiera che si trova solo 5 km a sud-est dalla foce dell’Ofanto, Barletta è immersa in un bassopiano che oscilla tra i 10 e i 30 metri sul livello del mare.

La Geografia e il Territorio di Barletta

Il territorio comunale di Barletta varia notevolmente in altitudine, raggiungendo un massimo di 158 metri sul livello del mare. Questa diversità geografica contribuisce a un paesaggio urbano esteso che si sviluppa per circa 6 km da est a ovest e 2 km da nord a sud, con un perimetro urbano di circa 13 km.

Il suolo di Barletta è prevalentemente composto da arenarie, calcareniti, sabbia, argilla e tufo, testimoniando una storia geologica ricca e variegata. L’impronta antropica ha trasformato significativamente il paesaggio, specialmente tra il XIX e il XXI secolo, con aree precedentemente dedicate a pascolo, vigneti e frutteti che ora ospitano principalmente vigneti e oliveti.

Il Clima Mediterraneo di Barletta

Il clima di Barletta è tipicamente mediterraneo, caratterizzato da inverni miti e estati calde e secche. Le precipitazioni sono moderate, con una media annua di circa 550 millimetri, distribuite principalmente tra autunno e inverno. Eventi nevosi sono rari ma memorabili, come dimostrato dai significativi accumuli di neve registrati negli anni recenti.

Un Patrimonio Storico e Culturale Ricco

Barletta non è solo nota per la sua bellezza naturale, ma anche per il suo ricco patrimonio storico e culturale. Anticamente conosciuta come Bardulos nella Tavola Peutingeriana, la città ha visto la sua denominazione evolversi attraverso i secoli fino all’attuale nome di Barletta. Questa città ha giocato un ruolo cruciale in numerosi eventi storici, tra cui la famosa Disfida di Barletta nel 1503, che ha visto trionfare i cavalieri italiani contro i francesi.

Modernità e Tradizione

Nel corso del XX secolo, Barletta ha continuato a essere un centro di vitalità culturale e politica. Dalla lotta contro l’occupazione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, che ha portato alla città medaglie d’oro al valor militare e al merito civile, fino alla sua rinascita economica negli anni sessanta e oltre, Barletta dimostra una resilienza e una capacità di rinnovamento ammirevoli.

Cosa vedere a Barletta

Barletta, situata nella regione della Puglia in Italia, offre una varietà di attrazioni storiche e culturali che catturano l’essenza della sua ricca eredità. Ecco alcuni dei luoghi più significativi e imperdibili da visitare:

Palazzo della Marra

Palazzo della Marra, un magnifico esempio di architettura barocca a Barletta, è stato la dimora di illustri famiglie aristocratiche. Caratterizzato da tre livelli, questo edificio si distingue per un balcone principale ornato, supportato da mensole scolpite con figure di mostri, cani e grifi. La corte interna vanta un elegante loggiato con colonne, rendendo il palazzo uno dei gioielli architettonici della città. Oggi, al secondo piano, ospita la Pinacoteca De Nittis, una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte.

Palazzo del Monte di Pietà

Edificato alla fine del ‘600 in stile barocco, Palazzo del Monte di Pietà combina eleganza storica con funzionalità moderna, essendo attualmente la sede della Prefettura di Barletta. La sua architettura riflette il ricco passato culturale della città e continua a essere un punto di riferimento importante nel tessuto urbano.

Palazzo Santacroce

Conosciuto anche come Palazzo dell’Ostero, Palazzo Santacroce si erge di fronte al Duomo di Barletta, dominando parte del suo sagrato. Il palazzo presenta un interessante contrasto stilistico con il piano terra bugnato e i piani superiori caratterizzati da una simmetria rigorosa. Il portale di ingresso con arco a sesto acuto e un timpano triangolare al balcone principale arricchiscono la sua facciata.

Palazzo de Leone-Pandolfelli

Situato in via Cavour, Palazzo De Leone testimonia la storia mercantile di Barletta. Dalle sue origini nel 1418, ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, specialmente nel XVI secolo. La facciata è adornata da lesene che intervallano le aperture, con un balcone che si estende lungo l’intero fronte dell’edificio.

Palazzo Gentile

Erigendo nel cuore del corso Garibaldi durante la prima metà del 1600, Palazzo Gentile ha ospitato importanti istituzioni come il Portulanato e la Sottoprefettura. Oggi, il palazzo serve come filiale della banca Intesa San Paolo, mantenendo la sua importanza nel contesto economico e sociale di Barletta.

Palazzo Straniero

Un tempo cuore della Regia Cantina Sperimentale di Barletta, Palazzo Straniero ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo vitivinicolo della regione. Fondato nel 1879 e operativo fino al 2015, il palazzo è un esempio di come le istituzioni storiche possano influenzare le industrie locali.

Villa Bonelli

Villa Bonelli rappresenta un raro esempio di villa extra moenia a Barletta, circondata da giardini lussureggianti che ospitano specie arboree autoctone. Dopo il suo periodo di massimo splendore nei primi del XIX secolo, ha subito un lungo declino fino ai lavori di restauro del 2008 che hanno riportato la villa al suo antico splendore.

Teatro Curci

Il Teatro Curci, inaugurato nel 1872, è stato un fulcro culturale per la città, ospitando spettacoli di significato storico e artistico. Dopo una chiusura temporanea per restauri, il teatro è stato riaperto, continuando a essere un importante centro di attività culturali.

Palazzo dell’Arco Pretorio

Conosciuto anche come Palazzo Capitaneo, questo edificio storico ha servito originariamente come sede del Capitaneo della città nel XV secolo. Oggi, rappresenta una testimonianza della ricca storia amministrativa e politica di Barletta.

Dove dormire a Barletta

Barletta, con la sua posizione privilegiata, attrae visitatori desiderosi di esplorare la bellezza delle sue spiagge e delle località circostanti. La città vanta una variegata selezione di alloggi, tra cui accoglienti hotel nel centro storico, affascinanti hotel sul mare a Barletta e pittoreschi B&B. Il cuore antico della città è facilmente percorribile a piedi, consentendo agli ospiti di raggiungere comodamente le principali attrazioni e le spiagge. Con tariffe spesso più convenienti rispetto ad altre destinazioni pugliesi, Barletta si rivela una base accogliente e conveniente per esplorare la regione circostante. Ecco i migliori hotel a Barletta dove alloggiare:

La storia di Barletta

Barletta, una città di profonda storicità e ricco patrimonio culturale, si erge sulla costa dell’Adriatico nella regione della Puglia, Sud Italia. Questo capitolo si propone di esplorare il viaggio attraverso i secoli di questa affascinante città, dalla sua nascita in epoca antica fino ai giorni nostri. Scopriremo come Barletta, originariamente un insediamento illirico, si sia trasformata nel corso dei millenni grazie agli influssi di varie dominazioni, da quelle romane a quelle normanne, sveve, angioine, e spagnole, fino ad arrivare al periodo moderno.

Ogni epoca ha lasciato un’impronta indelebile sulla città, modellando la sua architettura, la sua economia e la sua cultura. Dai fasti del Medioevo, quando Barletta era un vitale porto commerciale e un punto di riferimento per crociati e pellegrini, alle sfide del Rinascimento e oltre, fino alle vicende del XX secolo che hanno visto la città diventare teatro di importanti eventi storici.

Attraverso un’esplorazione dettagliata, questo capitolo non solo racconterà gli eventi che hanno segnato le varie fasi della storia di Barletta ma cercherà anche di catturare l’essenza del suo spirito resiliente e innovativo. Un viaggio nel tempo che ci permetterà di comprendere meglio come il passato di Barletta abbia plasmato la città contemporanea, rendendola un luogo unico nel panorama italiano e internazionale.

Età Antica di Barletta: Dalle Origini Illiriche alla Battaglia di Canne

Origini e Fondazione di Barletta Le radici storiche di Barletta si intrecciano con la mitologia e la realtà storica, risalendo al IV secolo a.C. La città, inizialmente denominata Bardulos, vide le sue prime forme di insediamento grazie ai Bardei, un popolo illirico noto per le sue attività di contadini e pirati. Dopo le sconfitte subite contro il re Filippo II di Macedonia e Alessandro Magno, i Bardei si trasferirono verso le coste della Puglia, fondando quello che diverrà il nucleo originario di Barletta. Il nome della città ha subito varie trasformazioni nel corso dei secoli, da Barduli in epoca romana fino al nome attuale.

Sviluppo e Importanza Strategica Barletta crebbe come porto strategico per la vicina Canosa, diventando un centro vitale per il commercio marittimo nel Mediterraneo. La sua posizione le conferì un ruolo cruciale durante la Seconda Guerra Punica, ospitando nei suoi dintorni la celebre battaglia di Canne nel 216 a.C., dove i Cartaginesi, guidati da Annibale, inflissero una sconfitta devastante ai Romani.

Ampliamento e Urbanizzazione Tra il III e il IV secolo d.C., il porto di Barletta fu ampliato significativamente, accompagnando la crescita di un primo borgo urbano nei pressi di San Vitale. Questo periodo vide la costruzione di importanti strutture urbane e l’espansione dei borghi, tra cui quello di Santa Maria, organizzato in una disposizione tipica delle città costiere per motivi difensivi e climatici.

Periodo Alto Medioevale di Barletta: Da Rifugio a Città Fortificata

Migrazioni e Insediamenti Nel 547, la distruzione di Canne da parte delle truppe ostrogote di Totila catalizzò le prime ondate migratorie verso Barletta. Questi movimenti di popolazione continuarono con l’arrivo dei Longobardi tra il 584 e il 590, contribuendo a formare una comunità stabile e differenziata lungo le vie di comunicazione storiche.

Sviluppo Religioso e Urbano Nel IX secolo, Barletta vide la costruzione della chiesa di Santa Maria Maggiore, un punto di riferimento per il consolidamento urbano. Gli insediamenti si svilupparono principalmente lungo le direttrici verso Canosa e Canne, formando vari nuclei urbani che si sarebbero espansi nel corso dei secoli.

Periodo Normanno di Barletta: Fortificazione e Ascesa Militare

Consolidamento Normanno L’XI secolo segnò un punto di svolta per Barletta con l’arrivo dei Normanni, che fortificarono la città e costruirono la prima rocca normanna. Questa fase di consolidamento conferì a Barletta un ruolo di maggiore importanza nel contesto militare ed economico della regione.

Espansione e Rivolte La successione al trono di Ruggero II di Sicilia nel XII secolo fu segnata da instabilità e rivolte, che interessarono Barletta e l’intera Puglia. Nonostante le difficoltà, la città continuò a espandersi, consolidando la sua struttura urbana e sociale.

Incorporando questi dettagli storici, il vostro articolo non solo arricchisce la comprensione del passato di Barletta, ma sottolinea anche l’importanza della città attraverso i secoli, dal suo ruolo come centro strategico nella storia antica a fulcro di migrazioni e insediamenti nel Medioevo.

Periodo Svevo (1194 – 1266)

Il passaggio dal dominio normanno a quello svevo segnò una nuova era per Barletta, essenzialmente definita dalla figura emblematica di Federico II di Svevia. Divenuto imperatore nel 1220, Federico II catalizzò la trasformazione urbanistica e culturale della città, iniziando la costruzione della sua “domus” nel castello di Barletta, un tempo solo un fortino normanno. La sua reggenza portò anche significativi cambiamenti socio-politici e culturali, arricchendo la città con la Fiera dell’Assunta e proclamando la partenza per la sesta crociata dal castello di Barletta nel 1228.

Il coinvolgimento della Chiesa negli affari reali sotto la tutela di papa Innocenzo III fu un altro aspetto significativo di questo periodo, che vide Barletta al centro di conflitti per il controllo del Regno di Sicilia. La morte di Federico nel 1250 e quella del suo erede Corrado IV portarono infine all’ascesa di Manfredi di Sicilia, che continuò a influenzare fortemente la storia e la cultura di Barletta fino alla sua caduta e alla successiva ascesa degli Angioini.

Periodo Angioino (1266 – 1442)

Con l’avvento degli Angioini, guidati da Carlo I d’Angiò, Barletta mantenne la sua importanza grazie alla continuità delle attenzioni economiche e politiche da parte dei nuovi dominatori. Durante questo periodo, la città fu testimone di eventi significativi come l’ospitare il Patriarca di Gerusalemme e l’unificazione territoriale con Canne. La presenza degli arcivescovi nazareni, seguita alla distruzione della cittadina palestinese di Nazaret, consolidò ulteriormente il ruolo religioso e culturale di Barletta.

Il regno tumultuoso di Giovanna d’Angiò segnò un periodo di intrighi e conflitti, culminati nell’assassinio di Andrea d’Ungheria e negli scontri che seguirono. Il legame di Barletta con questi eventi storici è evidenziato dalla sua resistenza durante l’assedio delle truppe ungheresi e dal suo ruolo nelle successive guerre di successione che videro l’ascesa di Luigi I d’Angiò e la conclusione del dominio angioino.

Periodo Aragonese (1442 – 1501)

L’arrivo degli Aragonesi segnò un’ulteriore fase di sviluppo urbanistico per Barletta, con l’espansione della cinta muraria e il primo vero piano urbanistico che regolava l’igiene e l’edilizia. Questo periodo vide anche la consolidazione delle rotte commerciali e difensive di Barletta, rafforzando la sua posizione strategica nel Regno di Napoli. L’incoronazione di Ferrante I d’Aragona nella cattedrale di Barletta simboleggiava la continua rilevanza della città nel panorama politico e militare della regione.

Periodo Spagnolo (1504 – 1707): Ampliamenti e Crisi di Barletta

Con l’arrivo degli spagnoli a inizio XVI secolo, Barletta vide un significativo ampliamento della sua cinta muraria, che iniziò ad includere anche il borgo di San Giacomo. Tuttavia, il 1528 segnò un anno di devastazione per la città, quando le forze francesi, approfittando delle divisioni interne e della mancanza di fortificazioni adeguate in alcuni borghi, saccheggiarono e incendiarono Barletta, risparmiando solo le strutture più grandi e fortificate come le chiese di Santa Maria Maggiore, San Giacomo e del Santo Sepolcro. Questo evento catalizzò un periodo di declino per Barletta, aggravato dal malgoverno spagnolo e da successive calamità naturali.

La pace di Cambrai del 1529 pose formalmente la città sotto il controllo dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, inaugurando un periodo di instabilità che sarebbe culminato con la peste del 1656, che dimezzò la popolazione di Barletta. Questo evento tragico vide un breve momento di speranza quando, secondo la tradizione locale, l’epidemia si arrestò grazie all’intercessione della Madonna dello Sterpeto, con il rinvenimento dell’icona della Vergine in uno dei luoghi più colpiti dalla malattia.

Transizione al XVIII Secolo: Guerre di Successione e Rinascita

Con la morte di Carlo II di Spagna nel 1700, il duca Filippo d’Angiò fu proclamato re di Spagna, dando inizio a una guerra di successione che vedeva opposti Austria e Francia. Gli Asburgo, dopo aver conquistato la Lombardia e il Regno di Napoli, mantennero il potere fino al 1734, anno in cui la battaglia di Bitonto, combattuta da Carlo III di Spagna contro gli austriaci, segnò la fine del viceregno austriaco e l’inizio del dominio borbonico in Italia meridionale.

Il trattato di pace del 1740 con l’Impero ottomano segnò la fine dei timori di una invasione turca, permettendo una relativa stabilità politica e economica sotto il regno dei Borbone, che continuarono a governare fino all’invasione napoleonica alla fine del XVIII secolo. Durante questo periodo, Barletta visse un’epoca di rinascita, particolarmente evidente durante i regni di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, quando la città vide una ripresa delle attività culturali e religiose, culminando nell’erezione dell’arcidiocesi di Barletta-Nazareth nel 1860.

Età Contemporanea e Riconoscimento della Resistenza

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Barletta si distinse per la sua resistenza agli attacchi delle forze tedesche, subendo significative perdite e atti di rappresaglia, che culminarono con l’eccidio di undici vigili urbani e due netturbini il 12 settembre 1943. Questo atto di resistenza le valse un riconoscimento unico in Italia, con la medaglia d’oro al valor militare e al merito civile.

Nel 2004, la città ottenne un’ulteriore conferma della sua importanza con la creazione della Provincia di Barletta-Andria-Trani, consolidando il suo ruolo amministrativo nella regione Puglia e dando inizio a una nuova fase della sua storia amministrativa e culturale.

Come Raggiungere Barletta: Tutte le Opzioni di Viaggio

In Auto: Barletta è facilmente accessibile in auto attraverso diverse rotte principali:

  • Da Nord: Utilizzando l’autostrada A14, uscire a Canosa di Puglia e proseguire sulla SS93 diretta verso Barletta.
  • Da Brindisi: Percorrere la SS379 seguita dalla SS16, entrambe conducono direttamente a Barletta.
  • Da Napoli: Imboccare la A16, poi passare alla A14 fino all’uscita di Canosa, da cui si prosegue sulla SS93 fino a Barletta.

Queste strade ben mantenute e segnalate offrono un viaggio tranquillo e pittoresco attraverso la regione della Puglia.

In Treno: Barletta è ben servita da due stazioni ferroviarie principali:

  • Stazione di Barletta: collegamenti diretti con numerose città pugliesi tra cui Bari, Bitonto, Sovereto, Corato, e Andria, facilitando l’accesso da e verso la città.
  • Stazione di Barletta Scalo: una seconda opzione utile per chi viaggia da altre regioni.

Le ferrovie garantiscono collegamenti frequenti e affidabili, rendendo il treno una scelta comoda per i pendolari e i turisti.

In Bus: Le linee autobus extraurbane offrono un’alternativa efficace per raggiungere Barletta:

  • Collegamenti frequenti con Bari e altre città vicine come Trani, Bisceglie, Molfetta e Giovinazzo, queste linee autobus rendono Barletta accessibile anche per coloro che preferiscono viaggiare su strada senza il bisogno di un’auto.

In Aereo: Per chi arriva da più lontano, gli aeroporti nelle vicinanze includono:

  • Aeroporto di Bari: Situato a circa 52 km da Barletta, offre voli nazionali e internazionali e rappresenta il punto di accesso aereo più vicino.
  • Aeroporto di Brindisi: A circa 170 km, è un’alternativa per i viaggiatori che provengono da altre parti dell’Italia o dall’estero.

Questi aeroporti sono collegati a Barletta tramite servizi di autobus, taxi o auto a noleggio, rendendo semplice raggiungere la città una volta atterrati.

Con queste molteplici opzioni di trasporto, Barletta si conferma una destinazione facilmente accessibile sia per viaggi di piacere che di lavoro, promettendo un arrivo senza stress ai suoi visitatori.